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Definizione agevolata delle somme dovute da controllo automatizzato delle dichiarazioni

2023-01-22 17:04

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Definizione agevolata delle somme dovute da controllo automatizzato delle dichiarazioni

L’articolo 1, commi da 153 a 159, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di bilancio 2023), al fine di supportare i contribuenti nell’attuale situazione di crisi economica,  ha previsto, tra l’altro, la possibilità di definire in modo agevolato le somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni, riducendo gli oneri a loro carico ed estendendo l’ampiezza dei piani di rateazione relativi a debiti di importo ridotto.

1) Quali periodi d'imposta rientrano nella definizione agevolata?
 le somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni, relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre degli anni 2019, 2020 e 2021.
2) In cosa consiste l'agevolazione?
nella riduzione al 3 per cento (rispetto al 10 per cento ordinariamente applicabile in sede di comunicazione degli esiti) delle sanzioni dovute sulle imposte non versate o versate in ritardo.

3) Quali comunicazioni rientrano nella definizione agevolata?
a) 
le comunicazioni per le quali il termine di pagamento non è ancora scaduto alla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2023 (1° gennaio 2023), ossia le comunicazioni già recapitate per le quali, alla stessa data, non è ancora scaduto il termine di 30 giorni  per il pagamento delle somme dovute o della prima rata;
b)  le comunicazioni recapitate successivamente alla medesima data di entrata in vigore della legge di bilancio 2023.

4) Cosa accade in caso di ritardo nel pagamento delle rate "agevolate"?
I benefici della definizione agevolata sono conservati anche nelle ipotesi di lieve inadempimento (lieve tardività nel versamento delle somme dovute o della prima rata, non superiore a sette giorni; lieve carenza nel versamento delle somme dovute o di una rata, per una frazione non superiore al 3 per cento e, in ogni caso, a 10.000 euro; tardivo versamento di una rata diversa dalla prima entro il termine di versamento della rata successiva), salva l’applicazione delle sanzioni per la carenza e/o il ritardo.

5) Cosa accade all'agevolazione in caso di omesso o tardivo versamento?
In caso di omesso o tardivo pagamento delle somme dovute, oltre i limiti del lieve inadempimento, la definizione non produce effetti e si applicano le ordinarie disposizioni in materia di sanzioni e riscossione. Si procede, quindi, all’iscrizione a ruolo delle somme dovute, con sanzioni calcolate nella misura piena prevista.

6) E' possibile usufruire della definizione agevolata per le rateizzazioni in corso al 01/01/2023?
Il comma 155 prevede la definizione agevolata anche con riferimento alle comunicazioni di irregolarità riferite a qualsiasi periodo d’imposta, per le quali, alla data del 1° gennaio 2023 (data di entrata in vigore della legge di bilancio 2023), sia regolarmente in corso un pagamento rateale. 

7) Quali rateizzazioni in corso rientrano nell'agevolazione?
Per rateazioni in corso al 1° gennaio 2023 si intendono le rateazioni regolarmente intraprese in anni precedenti (a prescindere dal periodo d’imposta), per le quali, alla medesima data, non si è verificata alcuna causa di decadenza.

8) In cosa consiste l'agevolazione per le rateizzazioni in corso al 01/01/2023?
L’agevolazione consiste nella rideterminazione delle sanzioni in misura pari al 3 per cento dell’imposta (non versata o versata in ritardo) che residua dopo aver considerato i versamenti rateali eseguiti fino al 31 dicembre 2022. Pertanto, la definizione agevolata si realizza con il pagamento degli importi residui a titolo di imposte, contributi previdenziali, interessi e somme aggiuntive, nonché con il pagamento delle sanzioni calcolate nella misura del 3 per cento delle residue imposte non versate o versate in ritardo.

9) Cosa accade se non vengono rispettate le scadenze, con importi rideterminati,  delle rateizzazioni in corso al 01/01/2023?
In caso di mancato pagamento, anche parziale, alle prescritte scadenze, tale da determinare la decadenza dalla rateazione, la definizione agevolata non produce alcun effetto e si applicano le ordinarie disposizioni in materia di sanzioni e riscossione.

10) La Legge di Bilancio 2023 ha modificato il numero di rate in cui è possibile dilazionare tutti i pagamenti da comunicazione di irregolarità?
Indipendentemente dall’importo della comunicazione, il contribuente può sempre optare per il pagamento delle somme dovute fino ad un numero massimo di venti rate trimestrali di pari importo.

11) L'estensione del numero di rate, si applica anche alle rateizzazioni già in corso?
Tale disposizione si applica, oltre che alle rateazioni non ancora iniziate, anche a tutte le rateazioni in corso al 1° gennaio 2023. Di conseguenza, tutti i piani rateali attualmente in corso relativi a debiti di importo non superiore a cinquemila euro possono essere estesi fino a un massimo di venti rate trimestrali.









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